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AI Search: la nuova frontiera della ricerca online nell'era dell'intelligenza artificiale

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L'ecosistema della ricerca online sta attraversando una trasformazione epocale e ce ne accorgiamo quotidianamente, non solo come marketer ma anche come semplici utenti. Durante il recente webinar organizzato insieme ai nostri partner, sono emersi scenari che ridefiniscono completamente le strategie di digital marketing che abbiamo conosciuto fino ad oggi.

Ripercorriamo lo speech di Avantgrade e il modo in cui sta evolvendo l’ottimizzazione per i motori di ricerca.

Cosa significa zero-click

Il paradigma tradizionale della ricerca online, quello in cui l'utente inseriva una query, consultava i risultati e cliccava su un link per visitare un sito web, su cui si basano i motori di ricerca tradizionali da un paio di decenni, sta rapidamente diventando obsoleto. I dati parlano chiaro: oltre il 58% delle ricerche attuali si conclude senza alcun click verso un sito esterno, sfruttando le cosiddette zero-click SERP.

Questa evoluzione sta ulteriormente accelerando con l'integrazione massiva dell'intelligenza artificiale nei motori di ricerca. Google ha già implementato AI Overview, un sistema di risposta conversazionale che compare persino al di sopra degli annunci a pagamento, e sta testando da poche settimane anche in Italia AI Mode, un segnale inequivocabile della direzione intrapresa.

L'impatto dell'AI sul comportamento di ricerca

Le conseguenze di questa rivoluzione tecnologica sono destinate a ridisegnare il panorama del marketing digitale nei prossimi anni: le proiezioni indicano un possibile calo fino al 50% del traffico di ricerca tradizionale entro il 2028, un dato che dovrebbe far riflettere qualsiasi responsabile marketing.

Ma il cambiamento più significativo riguarda il comportamento stesso degli utenti. L'intelligenza artificiale ha modificato profondamente le aspettative: i consumatori ora privilegiano la comodità e l'immediatezza rispetto all'approfondimento. Gli assistenti AI rispondono a questa esigenza fornendo sintesi rapide e contestualizzate, non più mere liste di link da cliccare.

Un dettaglio particolarmente illuminante emerso dal webinar riguarda la complessità delle query: un prompt medio sui motori AI raggiunge le 13 parole, contro le 4 parole tipiche di una ricerca Google tradizionale, senza ricordare le ricerche con keyword secche e robotiche di qualche anno fa, ancora più scarne. In pratica, un singolo prompt equivale a 50 ricerche simultanee, rivelando una modalità di interazione completamente diversa, più conversazionale, spontanea e articolata.

Verso il check-out diretto: l'AI come nuovo canale di vendita

Ma l'integrazione dell'intelligenza artificiale non si ferma alla ricerca di informazioni: Google sta pianificando l'introduzione di agenti AI che consentiranno checkout e acquisti direttamente dalla SERP, senza necessità di visitare il sito del brand. Parallelamente, anche ChatGPT sta muovendo i primi passi verso funzionalità di instant checkout.

Questo scenario apre prospettive inedite dal punto di vista della user experience ma pone anche sfide cruciali: come possono i brand mantenere rilevanza e visibilità se l'utente non approderà più direttamente sul loro sito web? La risposta è diventare rilevanti direttamente sulle piattaforme AI. Non è un caso che oggi moltissimi utenti utilizzino ChatGPT, Gemini o Perplexity in parallelo a Google durante le proprie ricerche.

Parliamo di GEO, la nuova disciplina per l'ottimizzazione AI

Per rispondere a questo nuovo scenario, nasce la GEO AI Search, dove GEO sta per Generative Engine Optimization, ossia l'insieme di strategie e tecniche finalizzate a ottimizzare siti web e contenuti affinché vengano trovati, riconosciuti e soprattutto citati dai motori di ricerca generativi, basati su intelligenza artificiale.

La GEO AI Search si articola su quattro pilastri fondamentali:

  • Strategia GEO AI Search - Il primo passo consiste nel mappare accuratamente la presenza del brand sulle diverse piattaforme di Chat AI, comprendendo dove e come il brand viene menzionato o ignorato.
  • Audit Tecnico GEO - L'ottimizzazione tecnica del sito web assume nuove dimensioni. Non basta più essere scansionabili da Google; è necessario aprire selettivamente le porte ai crawler delle AI generative come ChatGPT, abilitando esplicitamente gli User Agent specifici e verificandone l'accesso corretto.
  • Contenuti AI-First - La creazione di contenuti deve evolversi verso un approccio "AI-first", producendo materiali strutturati per rispondere in modo preciso e diretto alle domande che gli utenti pongono alle intelligenze artificiali. La profondità e la precisione diventano ancora più determinanti.
  • Monitoraggio KPI & Fine Tuning - Infine, diventa essenziale implementare sistemi di monitoraggio dedicati per analizzare il traffico e i KPI generati specificamente dalle chat AI, permettendo un'ottimizzazione continua della strategia.

Prepararsi al futuro della search

La transizione verso l'AI Search non è uno scenario futuro, è una realtà già in divenire, proprio in questo momento: per questo, i brand devono saper adattare per tempo le proprie strategia digitali a questo nuovo paradigma se vogliono mantenere la propria competitività, mentre chi resterà ancorato esclusivamente alle logiche SEO tradizionali rischierà di vedere progressivamente erosi i margini della propria visibilità online.

La GEO AI Search non sostituisce la SEO classica, ma la integra e la estende, richiedendo nuove competenze e approcci strategici. Il momento di agire è adesso: comprendere come le piattaforme AI "vedono" il vostro brand e ottimizzare di conseguenza la vostra presenza digitale rappresenta il primo passo fondamentale verso il marketing del futuro.