Le conseguenze di questa rivoluzione tecnologica sono destinate a ridisegnare il panorama del marketing digitale nei prossimi anni: le proiezioni indicano un possibile calo fino al 50% del traffico di ricerca tradizionale entro il 2028, un dato che dovrebbe far riflettere qualsiasi responsabile marketing.
Ma il cambiamento più significativo riguarda il comportamento stesso degli utenti. L'intelligenza artificiale ha modificato profondamente le aspettative: i consumatori ora privilegiano la comodità e l'immediatezza rispetto all'approfondimento. Gli assistenti AI rispondono a questa esigenza fornendo sintesi rapide e contestualizzate, non più mere liste di link da cliccare.
Un dettaglio particolarmente illuminante emerso dal webinar riguarda la complessità delle query: un prompt medio sui motori AI raggiunge le 13 parole, contro le 4 parole tipiche di una ricerca Google tradizionale, senza ricordare le ricerche con keyword secche e robotiche di qualche anno fa, ancora più scarne. In pratica, un singolo prompt equivale a 50 ricerche simultanee, rivelando una modalità di interazione completamente diversa, più conversazionale, spontanea e articolata.